Il lavoro con le sedie nell’ACT

Workshop

Il lavoro con le sedie nell’ACT

La presa di prospettiva come elemento centrale in psicoterapia - II Edizione

248275Early Booking fino al 30 Ottobre 2024
30 Novembre 2024Data di inizio
2 giorniDurata
20 Posti disponibili
Psicologi & Psicoterapeuti Categoria

Docenti

Anna Bianca Prevedini

Psicoterapeuta ACT

Curriculum Vitae

Giovanni Zucchi

Psicoterapeuta ACT

Curriculum Vitae

Panoramica

Negli ultimi anni la CBT ha riconosciuto sempre di più l’importanza e la priorità del lavoro esperienziale. Questa priorità non è più solo supportata dalla consapevolezza clinica ma anche dalla ricerca e dalle teorie che studiano il comportamento umano. I principi di base della Relational Frame Theory, per esempio, spiegano perché per generare cambiamento comportamentale sia necessario aggirare un utilizzo consueto e razionale del linguaggio attraverso l'utilizzo di metafore, apradossi ed esercizi esperienziali. Il lavoro con le sedie costituisce una delle prime modalità con cui la psicoterapia ha incarnato il lavoro esperienziale e non sembra proprio che sia passato di moda. Perché dallo psicodramma alla Gestalt Therapy, dalla Schema Therapy alla Compassion Focused Therapy, passando per leEmotion Focused Therapy di Greenberg, terapeuti così diversi, sparsi per il mondo, hanno usato esercizi tanto simili? La risposta del contestualismo funzionale è molto semplice: perché funzionano. Anche all’interno della CBT si è assistito a una introduzione e una formalizzazione del lavoro con le sedie (Pugh, 2020).

L’ACT è un modello cognitivo comportamentale contestualistico funzionale che ha il pregio di aver identificato e studiato alcuni processi centrali nel funzionamento adattivo e disadattivo dell’essere umano e da sempre ha promosso un approccio pragmatico e privo di pregiudizi nei confronti delle procedure e delle tecniche per lavorare su questi processi. In parole più semplici, da un lato abbiamo rubato da tutti, dall’altro chiunque, in qualunque momento, può inventare nuove strategie al servizio del lavoro su questi processi.
In questo workshop, sarà brevemente presentato un inquadramento storico e teorico del lavoro con le sedie, per poi dare ampio spazio a esempi su come declinare questo lavoro per fare leva sui processi ACT. Infine, sarà esplicitato come in questo lavoro il perspective taking possa essere considerato un processo sovraordinato, che ha un ruolo centrale nella psicoterapia e nel facilitare il lavoro sugli altri processi (Hayes et al., 2020).

Obiettivi

Contestualizzare a livello storico e teorico gli esercizi esperienziali con le sedie.
Approfondire la consapevolezza dell’importanza della presa di prospettiva e dei frame deittici dell’RFT (Relational Frame Theory) nel lavoro clinico.
Apprendere nuove modalità esperienziali di lavoro clinico sui processi ACT, soprattutto, aumentare la flessibilità psicologica rispetto a quello che è il “lavoro clinico”.
Saper utilizzare il lavoro con le sedie per promuovere flessibilità nei processi cardine dell’ACT.

Crediti ECM

Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di frequenza. Sono previsti 16.7 crediti ECM.

Orari e luogo

Centro Interazioni Umane
Viale Andrea Doria, 5 — Milano.

Sabato dalle 9.30 alle 18.00 e Domenica dalle 9.00 alle 13.00.

30Novembre
01Dicembre

Riduzioni

Iescum Alumni - Allievi scuole di psicoterapia, soci CBT-Italia, soci ACT Italia: € 247,50 + IVA.

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